L'Itinerario
Questo itinerario porta alla ricerca del mare partendo dall'entroterra, precisamente dal piccolo paese di Gagliano del Capo che insieme a Castrignano (del Capo) costituisce uno degli ultimi lembi del Capo di Leuca. Camminando verso Levante, lasciandosi alle spalle il centro abitato, si attraversano le verdi campagne e grandi pietre delle falesie che sfociano nell'azzurro del mare che, man mano che si procede, si apre davanti ai nostri occhi da poter essere racchiuso nell'abbraccio di uno sguardo. Da Gagliano si arriva al Canale del Ciolo, per scendere nel suggestivo Sentiero delle Cipolliane per poi arrivare a Marina di Novaglie.
Caratteristiche in breve
Punti di interesse
Cappella Madonna di LeucaGagliano del Capo - Canale del Ciolo [LE]
L'edificio presenta una struttura sobria, sia esternamente che all'interno, dove lo spazio frontale è occupato da un grazioso altare e, come un tappeto variopinto, vi è un pavimento di cementite, le tipiche mattonelle colorate molto in voga nelle case del Salento dalla fine dell'Ottocento in poi.
Gagliano del Capo [LE]
L'edificio è una vera e propria pinacoteca per la presenza di numerose tele di vari pittori salentini. Fra le più importanti: Tela della Vergine con le Anime Purganti (1771) opera di Oronzo Tiso; Tela della Vergine del Rosario (1614) della Scuola di Giandomenico Catalano; Tela di S.Oronzo (XVIII secolo); Tela di San Domenico in Gloria (1778) opera di Saverio Lillo, Tela della Vergine del Carmine con i Santi Carlo Borromeo e Giacinto (1778) di Saverio Lillo; Tela dell'Eterno Padre (1771) opera di Oronzo Tiso.
Canale del Ciolo [LE]
È questo punto della baia, le cui estremità sono unite dagli anni Sessanta da un ponte di cemento armato dove scorre la viabilità della strada litoranea, a essere molto conosciuto e frequentato soprattutto nel periodo estivo, quando miriadi di turisti punteggiano la scogliera e gruppi di ragazzi si cimentano in acrobatici tuffi da una trentina di metri circa. Una volta arrivati alla spiaggetta si risalgono i gradini della scalinata che si snoda sulla destra per portarsi sul ponte; si può ammirare un panorama suggestivo sia verso il mare sia verso l'entroterra, con le quinte formate dalle alte falesie appena attraversate.
Sentiero delle Cipolliane - Marina di Novaglie [LE]
Se si percorre l’itinerario in tarda estate, si ha la fortuna di assistere allo sbocciare delle corolle viola della campanula versicolor pugliese e sentire l’odore pungente delle cipolle selvatiche. Il mare Ionio, che qui è chiamato dai pescatori locali “mare spunnatu”, letteralmente “mare senza fondo”, perché a pochi metri dalla costa il mare presenta delle profondità considerevoli (30-60 metri). Camminando all’interno della Grotta delle Cipolliane non si può fare a meno di calpestare minute selci del Paleolitico superiore; l’abbondanza di manufatti preistorici e di schegge di ossa animali, fa supporre che questo luogo fosse un vero e proprio sito di macellazione. Gli archeologi ipotizzano che le due cavità più piccole fossero usate in passato così arcaico come santuario, con riti legati all’acqua che stilla ancora oggi dalle volte e dalle fessurazioni, formando cenni di stalattiti dalle volte.
Gagliano del Capo - Canale del Ciolo [LE]
Il tracciato del percorso verso la Grotta delle Prazziche non è agevole dato il rigoglioso sopravvento della vegetazione, ma è molto suggestivo. Nascosta alla vista da un imponente albero questa grotta presenta due ambienti; il secondo non ha più il soffitto perchè crollato in epoche remote e inoltre, nella metà degli anni Sessanta è stato punto di interesse di due campagne di scavo che hanno portato in luce resti risalenti probabilmente al Paleolitico. È una grotta che ha avuto una lunga continuità di vita e ne è testimonianza il muro in pietra a secco che chiude e protegge l'ingresso, edificato in tempi più recenti dai pastori e pescatori del luogo.
Gagliano del Capo - Canale del Ciolo [LE]
Il cammino ricalca l'andamento di una lingua di terra ai piedi di due imponenti costoni rocciosi che formano un canalone centrale formatosi, nel corso dei millenni dall'azione erosiva del mare. L'azione manipolatrice dell'acqua, congiunta all'abrasione del vento, ha limato le fenditure nella roccia, causando la formazione di numerose cavità, ripari e grotte. Nell'area circostante si contano all'incirca una trentina di grotte.
Sentiero della Cipolliane [LE]
Dietro il chiosco sullo spiazzo del ponte Ciolo, in direzione Nord, un cartello indica il punto di inizio del Sentiero delle Cipolliane, così chiamato perchè termina raggiungendo un'ampia e suggestiva cavità a picco sul mare, la Grotta delle Cipolliane. Camminando si osserva l'andamento sinuoso delle costa, che in questo tratto si presenta alta, con le sue anse e insenature. Nelle giornate particolarmente limpide, quando soffia il vento di tramontana, compare all'orizzonte a est il profilo della catena dei Monti Acrocerauni in Albania, a sud - est l'isola di Othonoi (Fanò) mentre a nord si scorge Punta Palascia, il punto più a est d'Italia. Lungo il tragitto si possono osservare i massi erratici, enormi pietre posizionate in mezzo agli scogli.